PORZIONI DI REALTA’ 1990/1991
Questa forzata e protratta immobilità fisica mi devasta. Mi spegne il corpo e mi accende la mente.
…mi guardo attorno e tutto è come sempre, immobile, uguale a ieri e a domani. Unica soluzione è rivisitare la realtà o reinventare il modo di guardarla.
Buco un foglio e scruto al suo interno creando schermi mobili che tagliano, sezionano, scompongono, porzionano tutto ciò che da sempre mi circonda. Così utto muta, tutto pare nuovo ed emozionatamente irriconoscibile. La realtà conosciuta diventa scoperta per più e più volte.
Spezzare, tassellare, scomporre e ricomporre. Dare nuove dimensioni, così facendo ciò che ci circonda scompare e ricompare in altre decine di versioni.
…questo traumatico incidente che mi costringe a questa “vacanza statica” forse mi porterà altrove anche in arte.
…se penso alle soluzioni volumetriche adottate nei precedenti percorsi mi capita di non faticare più nel procedimento inventivo, sembra che tutto sia divenuto scontato e prevedibile come una regola aritmetica.
…non la sento più come “espressione” ma come maniera.
E’ probabile un mio viaggio nella più assoluta realtà e ciò mi spiazza. Non intendo rinnegare le mie precedenti sculture, voglio andare a vedere questa strada. L’unico modo per farlo è il praticarla.
Genova, 1991
- 1990 cemento fuso e legno h cm. 110
- 1990 cemento fuso e legno h cm. 120
- 1991 legno h cm. 80
- 1991 legno h cm. 45