GRAFFIO SCULTURE 2009/2012

… mi è capitato di esplorare quasi per caso, poi definire e adottare il graffio/scultura come alternativa e come approfondimento sperimentale di tecniche grafiche ormai codificate per la rappresentazione illusoria e bidimensionale di spazi prospettici.
Il supporto rigido, povero e combustibile viene violato da rapide e roventi “discate” e la tecnica diviene veloce, frenetica, irripetibile, incorreggibile, cruenta, rumorosa, indelebile, fumosa e odorosa al limite della tossicità.

Uso con animosità questa tecnica di intervento diretto che mi consente di rafforzare l’immagine grafica di una valenza oggettiva tridimensionale.
Il disco corre, affonda rumoreggiando nel “legnaccio” descrivendo segmenti e curve più o meno pesanti e, reduce da esperienze su ferro e pietra, mi convinco di scolpire un disegno con una grafia modulata e assoluta.

Nessun ripensamento e ferma destrezza rendono un’idea di immaginario bidimensionale sommario in una soluzione di impossibile rielaborazione.
Nessun intervento riparatore neppure per i rari e minimi interventi cromatici, si può solo andare “ancora avanti”!

Genova, 2012