ELMI MOBILI 2000/2002

Difesa offesa, utilità fantasia, sono duplicità che convivono simbioticamente nell’Elmo e proprio l’Elmo riveste un ruolo primario in ogni mio pensiero sia ideativo che progettuale.

Oggi non penso in volumi ma in linee assolute, asciutte e segmentate delimitanti masse piene da masse vuote e che, come lame, ritagliano e contengono.

Ne derivano così opere che vivono ormai di sole assonanze.

Elementi articolati tra loro suggeriscono il secco rumore originato dall’arresto di un obbligato moto elementare.

Tocco, ruoto, sposto, interagisco con la scultura stessa, mi impossesso di lei. La reinvento e la riscopro continuamente.

Le varianti non creano più ansie ma entusiasmi.

Siena, 2001