CRANI E MACCHINE 2004/2005

Crani in movimento, pieni d’ottuso osso oppure vuoti come aria fresca.

Pieni compatti con la medesima struttura di vuoti leggeri. Proprio come quando, in passato, davo corpo alle ombre capovolgendo gli equilibri con forme surreali.

…guardo un poligono descritto da una serie di segmenti che si rincorrono, il tutto mi appare pieno anche se vuoto.

Cerco n equilibrio formale che mi acquieti. Cerco ciò che credo mi manchi, che mi rassicurerebbe dando sollievo alle mie ansie.

Intendo macchine che con la loro azione non producano nulla fuorché suggestioni.

Sculture attive che, con moti silenti e sonori, sappiano evocare e incuriosire.

Il movimento dona carattere e corpo agli spazi circoscritti che sino a poco prima apparivano immobili ed invisibili.

Albissola, 2005