AMBITI 2007/2010
Per comprendere la suggestione di una assenza penso e vedo la descrizione a compasso di un albero che schianta e lascia spazio libero, libera luce.
Per descrivere le mie convinzioni mi sfido a trattare elementi e materiali tradizionali, ciò mi fa sentire collegato al mio vivere la scultura da scultore autentico e mi fa stare bene.
…io voglio star bene!
…strano come per descrivere e raccontare uno spazio si debba obbligatoriamente costruirne i confini e creare suggestioni artificiali.
Ho lavorato trentacinque anni inseguendo un’arte fisicamente efficace, mi ritrovo ora a pensare che la scultura è “un’idea” emozionale che può esprimersi nell’inapparente.
Genova, 2008